Da quando il Liv-ex, nel 2003, ha introdotto gli indici regionali, nessuno ha performato come il Burgundy 150, cresciuto in 16 anni del +445%, contro il +235% del Liv-ex 50, il +248% del Liv-ex 1000 ed il +202% del Liv-ex. Una crescita spettacolare quanto recente, come racconta il report “Burgundy: after the peak”, firmato dal benchmark del mercato secondario dei fine wine: l’offerta limitata, i raccolti decisamente bassi degli ultimi anni e la Sterlina debole hanno contribuito in modo determinante al boom registrato nel periodo tra giugno 2016 e dicembre 2018, durante il quale le quotazioni sono cresciute dell’86,2%.
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